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Il Belgio (Vallonia) ha proposto di iscrivere nella Lista del patrimonio mondiale quattro siti storici legati allo sfruttamento del carbone: Grand-Hornu, Bois-du-Luc, Bois du Cazier e Blegny-Mine.

Questi quattro siti sfruttano il “terreno carbonifero” che va dal Nord-Pas de Calais al Bassin d’Aix-la-Chapelle. Coprono lo stesso periodo cronologico dall’inizio del XIX secolo alla fine del XX secolo. Condensano in uno spazio limitato tutti gli aspetti del patrimonio minerario, tecnico e sociale. Si completano reciprocamente. Grand-Hornu e Bois-du-Luc costituiscono l’aspetto “sociale”, Bois du Cazier e Blegny-Mine l’aspetto “lavoro e lavoratori” illustrando attraverso l’architettura i rapporti di potere e l’organizzazione sociale.

L’insieme costituito dai quattro siti minerari soddisfa pienamente il criterio II dell’UNESCO “Testimoniare un notevole scambio di influenze durante un dato periodo o in un’area culturale determinata sullo sviluppo dell’architettura o della tecnologia, delle arti monumentali, della pianificazione urbana o della creazione paesaggistica”.
In campo tecnologico ed architettonico, rappresenta un luogo di confluenza culturale che ha assimilato elementi d’origine molto diversa e che ha esercitato un’influenza notevole in Europa e nel mondo.

Dal punto di vista tecnologico, le miniere, sfruttate sin dal Medio Evo, hanno integrato tecniche provenienti da tutta Europa, in particolare i processi britannici, alla Rivoluzione industriale. Ma l’estrazione del carbone vallone è diventata un modello internazionale, imitata anche da Russia e Cina. Le Scuole delle Miniere hanno formato ingegneri di tutto il mondo.

Dal punto di vista sociale, le miniere di carbone valloni sono un luogo multiculturale, per l’immigrazione della manodopera italiana, marocchina, spagnola, polacca, greca o turca.
Dal punto di vista architettonico, due siti, Grand-Hornu e Bois-du-Luc, cristallizzano importanti correnti internazionali di architettura ed urbanistica.
Il patrimonio carbonifero costituito dai quattro siti soddisfa anche il criterio IV “Offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione o di un insieme architettonico, tecnologico o paesaggistico illustrante uno o diversi periodi significativi della storia umana”.

È, infatti, un microcosmo della rivoluzione industriale sotto il duplice aspetto tecnologico e sociale. Le diverse fasi dell’evoluzione tecnologica sono tutte rappresentate, analogamente all’evoluzione dei rapporti sociali, dal paternalismo alle lotte operaie. La riconversione, infine, dei quattro siti è realizzata secondo formule diverse, che illustrano diverse opzioni di valorizzazione del patrimonio.
Per la loro cronologia e contenuto, le miniere di carbone valloni sono un tutt’uno e colmano una lacuna del patrimonio industriale mondiale.

Robert Halleux
Direttore di Storia delle Scienze e Tecniche (Università di Liegi)

 

Le Grand-Hornu Ecomusée du Bois-du-Luc Le Bois du Cazier Blegny-Mine